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Stampa digitale a Treviso – Printmateria
L’audiovisivo nel Veneto e il Tax credit

L’audiovisivo nel Veneto e il Tax credit

 

Di seguito riportiamo l’intervento di Pino Perri, CEO di Printmateria srl, sul tema “L’audiovisivo nel Veneto, Tax credit, opportunità legate al turismo, formazione e nuove tecnologie”, appuntamento organizzato da Fondazione Veneto Film Commission per la Mostra del Cinema di Venezia 2020.

 

12 anni fa ho conosciuto Francesco Bonsembiante, un uomo determinato ed onesto, proprietario/socio della casa di produzione cinematografica Jole film, voleva coinvolgermi nella produzione di un film ambientato a Chioggia.

Ho percepito la premura e la dedizione per il suo lavoro e come imprenditore non ho potuto che apprezzare. Nel lavoro, prima del progetto, è fondamentale conoscere il valore delle persone e la loro professionalità: mi è stato facile affidarmi a lui.

Francesco alla fine riuscì  a convincermi. Oltre ad avere un ritorno economico, l’investimento era agevolato da un credito fiscale del 40%. Mi spiegò che il film poteva partecipare ad un centinaio di festival in giro per il mondo. Era quindi un’ottima opportunità di visibilità per la mia azienda, che si rivolge a marchi internazionali.

Io sono Li” infatti ebbe un successo internazionale, tanto da vincere il premio del parlamento Europeo: il premio LUX.

Trovai immediatamente interessante la trama del progetto e il basso profilo di rischio d’impresa, avendo già una copertura finanziaria del 40% della somma investita, determinata dalle regole fiscali del Tax credit.

La trama consisteva in una delicata storia di due culture diverse che tentano d integrarsi attraverso l’alchimia dell’amore, entrando a piedi nudi nel nucleo emotivo delle persone. Geniale e semplicemente naturale, rispondeva ad una esigenza silenziosa, quasi pudica, che nel nostro territorio, pur con tutte le resistenze e paure sociali, si manifesta.

Sono le buone idee ad attrarre i capitali. L’entusiasmo mi spinse a divulgare l’iniziativa;

Incontrai resistenze concettuali: il cinema viene percepito come un attività ludica non produttiva ed invece in questi anni mi sono reso conto di quanto il cinema muova un’economia: eventi, festival, attori, mestieri ed un insospettabile ed enorme beneficio turistico a favore del luogo dove viene ambientata la storia.

Ho scoperto che nel Veneto esiste un’industria cinematografica internazionale di enorme importanza per dimensioni, competenze e mestieri, molto di più di quanto si possa credere.

Il cinema è una finestra nel mondo e dopo la prima proiezione, nonostante il film non fosse commerciale, sono stato travolto dai complimenti. Il mio lavoro principale ne ha beneficiato.

Il cinema è un ambiente attraente che evoca miti, esteriorizza ciò che interiormente si muove e vive con la fantasia. In esso vi sono componenti psicologiche che soddisfano la natura dell’imprenditore; la curiosità, la vanità, le nuove relazioni interpersonali, la visibilità e la mia reputazione crebbero.

Un buon film o una buona lettura creano percorsi interiori nell’anima, diversi da quelli che pensiamo ogni giorno. Il rischio è di affossarci in un solco abitudinario, oscurando la visione dell’insieme.

Occuparsi del mondo immaginario mi permette di stimolare l’intuizione a beneficio della mia fantasia, predisponendomi a migliorare la mia creatività. Ciò rappresenta quindi un forte aiuto per affrontare le scelte quotidiane ed abbassare  lo stress che ne deriva.

La finzione è utile per la realtà.

Come imprenditore ritengo sia un dovere arricchire il mondo del Fare con il mondo dell’Astratto, nel fare ci sono due componenti: la creatività e l’azione.

Il Veneto è una testimonianza di come il “Fare” sia azionecreatività: viviamo tra palazzi di smisurata bellezza.

Goethe diceva:

« L’architettura è la massima espressione di sintesi del qui ed ora. »

Il Veneto è un istante di eterna bellezza.

Come imprenditori dobbiamo occuparci della cultura e preoccuparci di lasciare una traccia di bellezza a chi verrà dopo di noi.

Nel cinema si può investire abbattendo il rischio d’impresa con il Tax credit e avere un ritorno economico ma anche d’immagine. Un film può essere usato come strumento di marketing.

Sono felice di vivere nel Veneto, sono nato qui come imprenditore e come dice Rilke:

« Nasciamo, per così dire, provvisoriamente, da qualche parte; soltanto a poco a poco andiamo componendo in noi il luogo della nostra origine, per nascervi dopo, e ogni giorno più definitivamente. »

 

 

Anche le macchine guardano le nuvole

 

Pubblichiamo l’intervento di Pino Perri, CEO di Printmateria Srl, al convegno online “Trasformazione digitale e lavoro artistico” condotto da MACLab dell’Università Ca’ Foscari di Venezia Lunedì 29 giugno.

 

Sono Pino Perri titolare della ditta Printmateria , mi occupo di strutture per la comunicazione, arredi per vetrine e arredi per interno ed esterno.

La macchina attrice del documentario ci permette di dare profondità, tridimensionalità al settore della comunicazione.
Sono stato coinvolto dal Prof. Panozzo Fabrizio in questo interessante esperimento e sono felice di aver partecipato, per la verità mi sono limitato a mettere a disposizione il Robot e lo spazio per la rappresentazione teatrale.

Quando posso permettermelo economicamente appoggio volentieri iniziative artistiche perché dietro ogni gesto c’è un emozione, un pensiero, una parola. È inevitabile di conseguenza che il mondo del fare conosca l’origine di un’azione.

L’arte teatrale attraverso la finzione a mio avviso rappresenta bene le emozioni, studiarle, osservarle, oltre a curare ed arricchire la mia cultura è utile per conoscere il consumatore e le sue esigenze. Di fatto io vendo la trasformazione delle emozioni in materia.

Ero anche curioso di capire come il teatro potesse realizzare una storia con un Braccio che di vita ha solo il movimento, so che esistono tra gli esperti idee diverse sul come l’attore debba affrontare la recitazione, con o senza coinvolgimento emotivo, per cui volevo capire questo Braccio senza cuore come poteva inserirsi in una rappresentazione artistico teatrale.

Ho letto diverse cose sulla argomento Robot personalmente credo che prima di umanizzare i robot sia necessario umanizzare l’uomo.
Come dice Heinz Von Foster l’inventore della parola computer, “l’uomo è un robot biochimico che capta flussi elettrici nell’universo che ha già ha in sè tutto il creato”, quindi anche noi potremmo essere dei robot non ancora del tutto umanizzati.

L’uomo è una stratificazione di emozioni. Non credo che ai Robot basti avere un infinità di informazioni e attingere ad esse il più velocemente possibile per creare la Volontà, la Nostalgia, la Dimenticanza, l’Amore.

Non so se si arriverà a sviluppare l’intelligenza emotiva nei Robot, la storia, la vita è fatta di emozioni.

Credo e spero che il punto zero, ovvero quello dell’auto-prodursi dei robot non avvenga. Mi farebbe paura assistere ad una macchina con l’intelligenza emotiva che non sappia apprezzare la bellezza, che non abbia la coscienza.

Leggendo le previsioni nel passato circa il futuro tecnologico ed i suoi risvolti poche e forse nessuna di esse si sono realizzate come s’immaginavano
Io penso che ciò che conosciamo per certo è il nostro passato e “quasi” il nostro presente

Rilkie diceva che il nostro futuro è già dentro di noi ancora prima che accada.
Flaiano diceva “Ho una tale fiducia nel futuro che faccio progetti solo per il passato“.

Come imprenditore tento di non resistere al cambiamento così veloce, in fondo il cambiare il divenire è un componente fondamentale della vita, 
mi auguro e spero di approcciarmi sempre con curiosità ed interesse al “giorno dopo giorno” senza cadere nelle abitudini patologiche.



Anche le macchine guardano le nuvole

 

Printmateria è orgogliosa di aver supportato il progetto “LIEVITO – Convegno per Panificatori Teatrali”, una giornata di studio e confronto sul tema del teatro e sul suo ruolo nella società odierna che si è svolta Lunedì 10 Febbraio al Teatro Del Pane di Villorba (TV).

Noi come Printmateria siamo da sempre vicini ai temi della comunicazione, del coraggio e dell’innovazione, ed è per questo che ci teniamo particolarmente a condividere con voi questa riflessione di Mirko Artuso, direttore artistico del Teatro del Pane, sull’argomento:

Perché facciamo teatro? E per chi?
È partita da queste semplici e dirette riflessioni l’idea di incontrarci ed iniziare, insieme, a darvi una risposta.
Dico che abbiamo iniziato, perché non era possibile rispondere a queste domande in una giornata sola. Ma ciò che conta è che lo abbiamo fatto tutti insieme ed era da un pò di tempo che non si faceva, e da qualche parte bisognava pur iniziare.
È stata una giornata di confronto in cui abbiamo condiviso in modo aperto e costruttivo il senso del nostro FARE teatro oggi.
L’invito era rivolto a tutti quelli che, come me, si occupano della vita attraverso il Teatro e lo fanno in forme diverse: attori, registi, organizzatori, amministratori, macchinisti, elettricisti, fonici, costumisti, scenografi, autori, drammaturghi…

Ringrazio personalmente Printmateria per il sostegno che ci ha fornito.
A Marzo ci incontreremo ancora per riflettere come questa volta, insieme.
(Mirko Artuso)

Se queste parole vi hanno incuriositi vi invitiamo a visionare il video completo dell’evento pubblicato da Teatro del Pane.

 

Prime Conclusioni – LIEVITO – Convegno per Panificatori Teatrali 10.feb.2020

In Diretta per Seguire l'evento LIEVITO – Convegno per Panificatori TeatraliEvento realizzato in collaborazione con Printmateria SrlUna produzione BIG Reel Studios

Pubblicato da Teatro Del Pane su Lunedì 10 febbraio 2020

La collaborazione con il Team Creativo di Benetton Group prosegue ormai da diversi anni, realizzando innumerevoli progetti con svariate destinazioni, dagli allestimenti per le sfilate a quelli per le vetrine, innovando continuamente il design, i materiali e le tecnologie utilizzati.

L’ultimo allestimento, in cui Printmateria ha fornito la consulenza tecnica e ha proposto i migliori materiali per il progetto, da vita ai pianeti del nostro sistema solare con un tocco di glitter.

Il progetto prevede la realizzazione di un kit composto da tre totem, di cui due fissi e uno dotato di un motore passo-passo rotante. Ogni totem è costituito da un tubo in plexiglas trasparente e da tre sfere in polistirolo che raffigurano i pianeti, ottenute grazie alla fresatura con il robot (braccio antropomorfo) e ricoperte da una speciale vernice glitterata.

Bello è Utile!

Dal 1 settembre 2019 Printmateria ha una nuova sede.

Continua il viaggio cominciato ormai quarant’anni fa, sempre un passo avanti sul piano della tecnologia e della ricerca, sempre pionieri di nuove tecniche e sempre precursori di tendenze future. La Sede Operativa di Via del Lavoro, 17 a Vedelago, si pone in un punto strategico vicino a Castelfranco Veneto, sulla Via Castellana SR 53, che permette di raggiungere facilmente il territorio della provincia di Treviso , Venezia, Padova e Vicenza.

Gli ultimi anni hanno segnato una svolta e il raggiungimento di importanti obiettivi in Printmateria, sviluppando ancora di più un parco tecnologico sempre all’avanguardia.
Più grande di prima, la nostra nuova sede da 3500mq, di cui 3200mq adibiti a produzione e magazzino:
Durst P5 250 HS si possono realizzare stampe inkjet di qualità per applicazioni industriali su grande formato e su qualsiasi materiale, anche ad altissime tirature, Con le macchine a controllo numerico, Zünd G3 3XL 2500 e Zünd G3 XL 3200, si possono tagliare, cordonare e fresare ; plexyglass, cartone, forex, pelle, tessuti e altri materiali rigidi e flessibili con velocità e precisione millimetrica fino a 3 metri di area di lavoro e fino a 110 millimetri di spessore.

Non c’è limite alla creatività.

Le forme di comunicazione si sono evolute nel tempo, PrintMateria non comunica ma trova i nuovi metodi per farlo investendo energie, professionalità, ricerca per i futuri linguaggi per proporre veri e propri strumenti per creare stupore.

Le grandi intuizioni, le nuove scoperte che diventano trend di mercato nascono da visioni. L’immaginazione riesce a cambiare le abitudini e la vita dell’uomo.

FILM PER RIVESTIMENTI

Provate a pensare come un ambiente può diventare utilizzando le applicazioni di film flessibile per rivestimenti ad altissima qualità e resistenza. Printmateria è il partner ideale per il restyling di ambienti in tempi rapidissimi. In una notte, con cantiere a secco, riqualifichiamo ampie metrature di spazi living. Voi usate l’immaginazione, al resto ci pensiamo noi.
I film per rivestimenti sono ideali per camere di hotel da ristrutturare, hall, corridoi, spazi lucidi, possono facilmente trasformare radicalmente qualsiasi tipo di spazi living. Sono prodotti ad alto contenuto tecnologico e devono essere gestiti in maniera altamente professionale. PrintMateria riesce a coniugare rapidità e affidabilità di esecuzione in loco.

CARTOTECNICA
Printmateria esplora il pianeta cartone. Un mondo nuovo che offre molteplici opportunità di applicazione. Un materiale che si offre per strutture portanti, arredamenti veri e propri, che ha l’anima eco compatibile, è economico e creativo, capace di stupire chi lo crede un materiale fragile. Il cartone a lavorazioni stratificate è ideale per confezionare prodotti di grande impatto estetico, funzionalità e sorprendente freschezza. È un materiale eccellente per stupire anche in termini di investimento.
Sistemi espositivi, accessori da punto vendita, sistemi d’arredo chiavi in mano sono solo alcuni esempi di quello che abbiamo realizzato con il cartone. Il prossimo progetto che realizzeremo sarà un ulteriore passo avanti per apprezzare le versatili caratteristiche di questo materiale.

SISTEMI ESPOSITIVI
TO SHOW. Mostrare, persuadere, convincere. Usare tutte le strategie o tecniche per farsi notare. Carta, cartone, forex, polistirolo tagliato a laser o scolpito, plexiglas, stampe lenticolari sono una parte di quello che PrintMateria realizza per sistemi espositivi che hanno fatto diventare spettacolo le più belle vetrine in importanti città.

BIG FORMAT
La Stampa di grande formato sembra alla portata di tutti, qualcosa di quotidiano di cui si scorda la complessità.
Abbiamo realizzato importanti coperture in grande formato per prestigiose brand, sfruttando al massimo le estensioni con una stampa digitale ad alta definizione realizzata in azienda e accoppiata prima e applicata poi sul posto. Solo una buona organizzazione operativa, personale preparato e tecnologia di ultima generazione sono il vero capitale di PrintMateria che garantisce una posa in opera a regola d’arte.

Noi di PrintMateria cerchiamo di percepire altre opportunità, nuovi orizzonti, scenari professionali tanto nuovi quanto suggestivi. Continuiamo ad investire on promozione sociale e solidarietà, temi in cui noi crediamo non solo a parole. Misurare i ritorni delle energie che poniamo su questi orizzonti non è il nostro scopo, quello che conta è alimentare la sensibilità che ci rende entità che vuole vedere oltre. Sempre.

Il servizio è fondamentale per PrintMateria. Essere presenti nei cantieri, risolvere contrattempi, sottoporre nuove tecnologie sulle quali si è investito, formare delle maestranze competenti sono valori che fanno la differenza, che ci appartengono e che ci permettono di mantenere un rapporto con i clienti storici.

PrintMateria esprime creatività, innovazione e qualità in ogni progetto, ogni dettaglio viene studiato per sostenere il brand, per offrire un’emozione al cliente e per sviluppare la praticità del servizio e quindi per rendere ogni lavoro “Bello è Utile”.

Bisogna scendere a compromessi per seguire i progetti in cui si crede e raggiungere i propri obiettivi?
Direi proprio di no. La creatività non ha limiti e non ne avrà mai, né economici né politici. Non serve scendere a compromessi per creare. La creazione di uno spettacolo, di un film, o di un disegno è un’alchimia di tutto ciò che la vita ci offre. Assembliamo l’emotività per restituirla allo spettatore, per creare tra tutti un rito che coinvolge e emoziona. Per questo l’arte non ha limiti.
Certo, ci sono questioni di fondo che varrebbe la pena approfondire sul rapporto tra arte e mercato o tra arte e gestione politica o ancora tra arte e finanziamenti pubblici ma non è questa la sede adatta.

Come ci si sente quando si è vicini a un debutto importante? La creatività si può bloccare?

Non è facile come si può immaginare sostenere la pressione di un debutto però la cosa importante è arrivare a quel momento preparati e sereni, sicuri del fatto che si è fatto il meglio che si poteva.
C’è un rapporto molto intimo tra il bisogno, l’urgenza che ci spinge a scegliere di creare un’opera piuttosto di un’altra, e la profonda convinzione che veramente ne vale la pena ci sostiene. C’è un credo che muove tutto e se questo vacilla e non ci sostiene allora può anche arrivare il blocco creativo.

Nel tuo cuore c’è un giovane debuttante?

Si chiama Simone De Rai e tutta la compagnia Anagoor, leone d’argento alla Biennale di Venezia. Considero i loro passi come quelli di un figlio. Hanno avuto la perseveranza, la tenacia e la forza di credere nel loro progetto. Questa forza arriva da molto lontano, da quando studenti del liceo Giorgione di Castelfranco mi seguivano in tutto e assorbivano come spugne i segreti del mestiere. Abbiamo condiviso molta strada insieme e sono di questo orgoglioso. Anche loro con la loro Conigliera come me con il Teatro del Pane o Mario Brunello con il suo Antiruggine hanno creato un sogno di cui c’è sempre più bisogno in questi tempi cupi.
Mi auguro di avere sempre la forza e mi impegno a creare sempre nuove occasioni affinché molti giovani talenti si preparino con forza e tenacia al loro debutto.

Bilancio Teatro del Pane stagione 2018/2019
Abbiamo chiuso la sesta stagione con un sold out e questo ci riempie il cuore di gioia. In verità questa sesta stagione è stata la stagione dei sold out in particolare (ma non solo) per quanto riguarda le produzioni nate e pensate proprio a partire dal teatro del pane ideate e messinscena da me con il coinvolgimento di artisti di grande talento e esperienza. Abbiamo programmato 72 eventi tra Teatro, Musica, Cinema, Incontri con gli autori, da inizio Ottobre alla prima metà di Aprile.

Che significato ha il rapporto con il pubblico per un teatro come il vostro?
Significa riuscire a costruire un rapporto di fiducia con il pubblico. Vuol dire far crescere con il pubblico l’identità di questo luogo che produce e ospita artisti di grande professionalità e talento che non smetterò mai di ringraziare per la generosa adesione che ogni volta dimostrano. Abbiamo avuto con noi Marco Baliani, Cesar Brie, Marco Paolini, Giuliana Musso, Natalino Balasso, Banda Osiris, Fratelli Dalla Via, Antonella Questa, Anagoor, Massimo Cirri, I Papu, StivalaccioTeatro, Andrea Pennacchi, Rita Pelusio, Laura Curino e molti altri di uguale importanza e bravura che non cito per motivi di spazio. Amici e colleghi che stimo e che hanno reso straordinaria anche questa stagione del Teatro del Pane. Artisti che trovano una “casa” che li accoglie e un pubblico sensibile e attento.

Il progetto Teatro del Pane è cambiato nel tempo?

Il progetto Teatro del Pane è in continuo movimento. Cambia perché cambiano le persone coinvolte e cambia perché si muove con gli spettatori e segue le idee e le proposte che gli artisti con la loro arte offrono tutte le sere è dinamico e per me essere il direttore artistico significa pormi in ascolto di tutto questo patrimonio ricchissimo e saperlo interpretare cambiando a mia volta.

Prospettive? Novità?

Come dicevo, le nostre produzioni con le mie regie ci hanno dato ottimi risultati e sicuramente manterrò nella programmazione questa specificità. Naturalmente ci saranno anche nuove produzioni che coinvolgeranno anche altri artisti locali e non. Il desiderio che ho è quello di introdurre una modalità consolidata in gran parte d’Europa: la tenitura lunga (replicare per molto tempo uno stesso spettacolo) per dare al pubblico la garanzia del passaparola e agli artisti la continuità. Al Teatro del Pane il pubblico arriva in gran parte dalle provincie limitrofe Padova, Vicenza, Belluno, Pordenone addirittura dalla provincia di Verona quindi questo mi lascia ben sperare. Le novità maggiori per questa stagione 2018/19 ci sono state in cucina con ottimi risultati e gratificazioni. Molti spettatori arrivano a Teatro senza sapere cosa vedranno esattamente, si fidano della qualità che hanno trovato in questi sei anni di programmazione.

Quanto è cambiato Mirko Artuso da quando dirige il Teatro del Pane?
Più che cambiato direi maturato. È un’esperienza coinvolgente ed entusiasmante questa per me e devo dire anche molto complessa, ma le cose facili non mi piacciono. Si tratta di conciliare pubblici molto diversi, di capire come equilibrare le serate perché una serata al Teatro del Pane è un’esperienza unica fatta di ingredienti diversi. È come mettere in scena ogni volta uno spettacolo nuovo. Noi possiamo fare tutto il possibile ma siamo anche consapevoli che l’altra metà del successo di una serata la fa il pubblico.

Secondo te in quale misura il Teatro e il business sono conciliabili?
Se non fosse così avremmo già chiuso. L’unica fonte di sostentamento, l’unico finanziamento è il contributo dei soci per noi di vitale importanza come si può facilmente intuire. È una sfida davvero interessante questa e sicuramente stimolante. Frequento i teatri di tutta Italia da 30 anni e devo dire che alcuni godono di ottima salute mentre altri non avessero i finanziamenti pubblici sarebbero chiusi da anni. Quello che stiamo definendo gradualmente al Teatro del Pane (grazie al lavoro di tutti e ripeto alla generosità degli artisti) è un modello nuovo e particolare con ampi margini di miglioramento e che sicuramente si potrà applicare anche in altre occasioni. Questo significa che l’attenzione agli sprechi il rapporto sincero e schietto con il pubblico pagano e rendono tutto possibile. Molte aziende sono sensibili e attente allo sviluppo di progetti come il Teatro del Pane prima tra tutte PrintMateria che ci sostiene e aiuta con grande generosità

Quando siete partiti non è stato facile, cosa avete cambiato nel tempo?

Abbiamo imparato dagli errori senza perderci d’animo.

Grazie Mirko, ti stimo apprezzo il coraggio e la passione che usi per il tuo lavoro, la farina del tuo sacco ci nutre dell’alimento che più ci avvicina alla madre terra, la “coltura”. Il pane del vivere il sentire attraverso i solchi emozionali ben rappresentati sul palco dell’esistenza del tuo “luogo/logos”. Spero che con il sostegno di PrintMateria il Teatro del Pane possa raggiungere sempre nuovi e più grandi obbiettivi. Grazie ancora Mirko Artuso

Nei giorni in cui comincia un evento così importante come la Milano Fashion Week, si conclude un periodo di grande fermento per il mondo della moda, e Printmateria è sempre in prima linea per gli allestimenti di grande rilievo. Lo scorso mese abbiamo preso parte a due prestigiose fiere, in due importanti capitali europee, come Berlino e Amsterdam, ed entrambe nel campo dell’abbigliamento. Il legame di Printmateria con chi ricerca la bellezza è sempre molto forte sia che si parli di cinema, di teatro, di letteratura o di moda.
Lo stand creato per Hox alla fiera PREMIUM di Berlino, noto evento internazionale per la moda contemporanea, è stato realizzato in materiale ferroso per poter essere resistente e sostenere molti capi, il plexiglass e l’illuminazione a led sono stati utilizzati per far risaltare l’identità del marchio italiano.
Accompagnare Manila Grace al Modefabriek di Amsterdam è stata una grande soddisfazione, la manifestazione di moda biennale raccoglie diversi atelier in una poliedricità di eventi. Lo stand che abbiamo realizzato con tubi in alluminio, illuminazione a led e il logo tridimensionale in polistirolo ad alta densità è stato pensato per accompagnarsi allo stile audace e contemporaneo della linea di abbigliamento.

Printmateria esprime creatività, innovazione e qualità in ogni suo allestimento, ogni progetto viene studiato in ogni dettaglio per sostenere il brand, per offrire un’emozione al cliente, per sviluppare la praticità del servizio, fornendo strutture modulari facili da montare e trasportare, e quindi per rendere ogni lavoro “Bello è Utile”.

Le soluzioni per l’allestimento di un locale, come per il gelato, sono una questione di gusto! In questi giorni (2-5 dicembre) siamo presenti, con il nostro stand, alla 59^ Mostra Internazionale del Gelato Artigianale. Ogni anno, Longarone ospita la più antica manifestazione fieristica del settore in Europa, e per l’occasione giungono da tutto il mondo professionisti del comparto della gelateria artigianale, per esporre impianti, attrezzature, servizi ed allestimenti sempre più moderni ed al passo con le tecnologie. Proprio per questo Printmateria partecipa ad un evento così prestigioso: oltre alla nostra creatività, portiamo la nostra conoscenza e capacità di utilizzare materiali di alta qualità e di ultima generazione, insieme alla nostra pluriennale esperienza nell’allestimento di locali, sia interni che esterni. Questo ci permette di creare la soluzione su misura per qualsiasi attività, non solo gelaterie.

Qualsiasi sia la tua attività, contattaci: per dare forma alle tue idee, offriamo una gamma completa di soluzioni per riqualificare, rigenerare e reinventare il tuo locale. Il tutto senza sprecare tempo, evitando disagi e soprattutto senza lunghe chiusure. Insomma, il tuo locale completamente rinnovato con tutti i vantaggi di un servizio chiavi in mano!
Sfoglia la gallery per qualche esempio.

Non si ferma l’impegno di Printmateria a sostegno dell’Arte, della Cultura e della Creatività.

Ancora prima dell’intenso mese di agosto, che ci ha visti supportare due importanti festival cinematografici, prendeva il via il Festival Internazionale del Teatro de La Biennale di Venezia. Ad aprire l’edizione del 2018, il 20 luglio, è stata la prima dello spettacolo “ORESTEA / AGAMENNONE SCHIAVI CONVERSIO”, messo in scena da ANAGOOR, compagnia di Castelfranco Veneto, per la regia di Simone Derai.

Il progetto è una profonda riflessione sull’Orestea di Eschilo e sulla natura dell’uomo, sull’origine del male e sulla fragilità del bene, che vede in scena un cast di tredici attori, ed è il frutto di numerose collaborazioni artistiche: il sound design di Mauro Martinuz, il light design di Fabio Sajiz, la direzione fotografica di Giulio Favotto e molti altri.

Il video proiettato nel capitolo finale della trilogia, diretto da Simone Derai con la direzione fotografica di Giulio Favotto, intreccia immagini di un gregge tosato in slow motion, ai flussi di turisti che scivolano lentamente di fronte ai grandiosi frontoni del Tempio di Zeus conservati ad Olimpia, mentre il braccio meccanico di una fresa continua a scolpire un blocco candido di polistirolo. Per gentile concessione del Museo Archeologico è stato possibile scansionare la statua centrale del Frontone Orientale, il celebre Apollo dal braccio steso nell’atto di fermare la lotta tra Lapiti e Centauri. La colossale statua del dio è alta 3,5 metri ed è stata interamente scansionata da Favotto e Derai. Printmateria è intervenuta realizzando la matematica dell’immagine 3D e successivamente il modello in polistirolo il cui processo di fresatura è stato ripreso nell’arco di tre giorni. Il sorgere dal blocco di polistirolo delle forme dell’Apollo, in un turbine di polvere bianca che cade come un vortice di neve, è il cuore della lunga silenziosa sequenza video che chiude lo spettacolo.

Al termine della rassegna, la Biennale ha insignito Anagoor del Leone d’Argento per il Teatro.
Per Printmateria, è stato un onore ed un piacere collaborare alla realizzazione di uno spettacolo di così alto livello che ha raggiunto un risultato prestigioso: la nostra filosofia “Bello è Utile” è stata rappresentata appieno.

Guarda la fresa in azione e i modelli in polistirolo:

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